La storia di Masseria Amastuola:
una dimora nata nel 1400
Il primo documento in cui compare la Masseria è un Inventarium dei beni di Giovanni Antonio Orsini, principe di Taranto, redatto nella prima metà del 1400. In questo, la masseria è riportata tra i beni dell’Abbazia italo-greca di San Vito del Pizzo di Taranto. Nel 1500 la masseria viene concessa in enfiteusi e poi venduta al nobile Giovanni Ferrandinò che la ampliò acquisendo anche le terre demaniali circostanti. Nel 1652 Giovan Vincenzo Ferrandinò la vendette per 2000 ducati al chierico tarantino Andrea D’Afflitto.
Il periodo più florido della Masseria
La Masseria conobbe la massima espansione territoriale nel XVIII secolo, quando includeva parte delle località “Lo Sperduto” (che comprendeva terre delle Masserie Accetta, Scardino, San Giovanni) e “Arecupo”.
I D’Afflitto ottennero in concessione queste terre nel 1699, direttamente dal Sindaco Domenico Antonio Broja, che gli concesse un censo annuo di soli 6 carlini. Diversi anni dopo, la gestione della Masseria fu affidata a Diego D’Afflitto, che dilapidò ingenti somme di denaro nel gioco, segnando, di fatto, un periodo di discesa della Masseria.
Fu quando Andrea D’Afflitto Junior prese le redini della situazione che la Masseria conobbe un periodo di ripresa e di floridezza. Andrea ammodernò le strutture, aggiunse nuovi fabbrichi, jazzi e un trappeto, introdusse nuove colture.
Il passaggio
dai D’Afflitto ai Montanaro
Nel 1773 Andrea donò tutto il suo patrimonio a Saverio D’Ajala di Taranto, in cambio di un assegno vitalizio annuo di 1200 ducati, per ricambiare la generosità con la quale questi aveva sostenuto la famiglia nei periodi di crisi. In seguito ad un ripensamento, Andrea tentò di rientrarne in possesso mediante ricorsi in tribunale, ma, nonostante il sequestro giudiziario della Masseria e nonostante un suo testamento, con il quale ne limitava la proprietà, la Masseria rimase ai D’Ajala fino alla metà del 1900. Dal 2003 la Masseria è di proprietà del Gruppo KIKAU della famiglia Montanaro di Massafra.
(Ricerca storica del Prof. Cosimo Mottolese)