Un posto incantato, a 210 metri sul mare
Arrivando ad Amastuola, il lungo viale fiancheggiato da ulivi secolari accoglie i clienti nel fantastico scenario che la Masseria offre. Gli ulivi, posti uno di fianco all’altro, creano una sorta di linea guida color argento, che via via, si compone e scompone insieme al vento.
Intorno, il manto erboso muta colore a seconda delle stagioni e si intreccia con la spigolosità dei tipici muretti a secco. Salendo verso la masseria, pian piano si schiude la vista completa sul vigneto ad onde. Questo, forma giochi di chiaro-scuro con gli ulivi ed assume, a tratti, l’aspetto d’un velluto pettinato che si infrange al passare del vento.
Il paesaggio firmato Fernando Caruncho
Il vigneto giardino Amastuola racchiude due concetti quali funzionalità ed estetica. I filari di viti sono stati impiantati sulla base del disegno pensato dal grande paesaggista Fernando Caruncho. Le spalliere delle viti disegnano onde armoniche e parallele che si susseguono per circa 3 km. Dallo stesso autore sono state definite “onde del tempo che attraversano fin dall’antichità questo luogo”.
Inoltre, 1.500 ulivi secolari sono stati risistemati nelle 24 isole organicamente posizionate su tutta la superficie del vigneto e lungo le strade storiche della Masseria. Gli ulivi impiegati sono il frutto di un’opera di recupero storico-monumentale. Il CNR di Perugia ha datato e censito tutti gli ulivi; alcuni hanno 800 anni di vita e il diametro di alcuni supera i 2,5 metri. L’accostamento di ulivi e viti ha creato un armonioso contrasto visivo che affianca, al verde argento degli ulivi, il verde intenso delle viti.
Amastuola: la masseria nel parco regionale Terra delle Gravine
La Masseria Amastuola è immersa nel parco regionale “Terra delle Gravine” nonché area delle “cento masserie” di Crispiano. È posizionata a sud dei luoghi dove furono ritrovati i preziosi “Ori di Taranto” e a poche centinaia di metri dalla necropoli di Accetta, con i suoi famosi dolmen paleolitici. A est confina con lo spettacolo naturalistico della Gravina del Triglie. La circostante zona rupestre è ricca di vegetazione tipica del posto, in cui si alternano pini marittimi e piante tipiche quali rosmarino, timo, lentisco, corbezzolo, mora, rosa campestre, fragole selvatiche, biancospino e calaprice.